Exterritorial: complotti e azione all’ambasciata USA senza sorprese

exterritorial-azione-complotti-all-ambasciata-usa-risultato-anonimo-v5-65567

Il consolato americano diventa il palcoscenico di una drammatica resa dei conti, non solo tra la protagonista e chi tenta di celare un complotto a livelli elevati, ma anche tra verità e menzogne che si intrecciano in una narrazione altrimenti lineare. Exterritorial – Oltre il confine si presenta come un film che, pur avendo ottenuto un buon riscontro da parte degli abbonati su Netflix, non riesce a sorprendere, limitandosi a uno schema narrativo di tipo run, hide & fight con un finale prevedibile. Questa produzione tedesca vede come protagonista l’affascinante Jeanne Goursaud, nel ruolo di una madre decisa a tutto pur di ritrovare il figlio scomparso.

exterritorial: trama e inganno

La storia trae ispirazione da celebri opere cinematografiche come Frantic, recuperando anche elementi da titoli più recenti come Flightplan – Mistero in volo. La vicenda ha inizio quando Sara Wulf, ex membro delle forze speciali con un passato traumatico in Afghanistan, si reca all’ambasciata americana per richiedere un visto lavorativo per suo figlio Josh, che ha la doppia cittadinanza grazie al padre militare statunitense.

Dopo aver lasciato momentaneamente il bambino nell’area giochi dell’ambasciata, Sara scopre con orrore che il piccolo è scomparso. Nonostante le sue segnalazioni d’allerta, nessuno sembra credere alla sua versione dei fatti; i video dimostrano infatti che è arrivata sola. Determinata a scoprire la verità e a capire se le medicine assunte influenzino la sua percezione della realtà, Sara si imbatte in un intrigo profondo ai vertici del potere.

tempo d’azione: determinazione femminile

Sara emerge come una figura forte e determinata, capace di affrontare uomini armati all’interno di spazi ristretti. In questo ambiente ostile trova supporto inaspettato da parte di altre donne nella sua ricerca disperata del bambino rapito. Molte persone cercano di compromettere la sua stabilità mentale mentre lei persevera nella sua missione. L’epilogo mette in discussione i confini tra bene e male, anche se la conclusione rimane prevedibile.

difficoltà ludiche e tensione narrativa

Dal punto di vista dell’intrattenimento, il film presenta alti e bassi senza mai risultare particolarmente originale. Un piano sequenza ansiogeno nella mezzora finale offre qualche brivido ma le coreografie risultano poco ispirate; l’azione è prevalentemente limitata a combattimenti ravvicinati senza elementi marziali significativi. Anche se ci sono momenti di tensione sporadici, lo spettatore più esperto può già intuire quale sarà il destino della protagonista e delle figure secondarie coinvolte.

regia e sceneggiatura

Il regista e sceneggiatore Christian Zübert, noto per precedenti adattamenti cinematografici interessanti, sembra orientarsi verso uno stile tipicamente americano in chiave b-movie. Questo approccio sacrifica l’originalità rendendo Exterritorial – Oltre il confine simile ad altri titoli che affollano attualmente le piattaforme streaming senza offrire meriti distintivi.

  • Jeanne Goursaud (Sara Wulf)
  • Christian Zübert (Regista)
  • Titoli ispiratori: Frantic, Flightplan – Mistero in volo
Scritto da Augusto Clerici
Potrebbero interessarti