Città proibita: il wuxia italiano di Gabriele Mainetti tra azione e ironia

la-cittA-proibita-wuxia-italiano-gabriele-mainetti-sorprende-azione-ironia-v5-65315

Gabriele Mainetti rappresenta una voce unica nel panorama cinematografico italiano, creando opere che si distinguono per la loro ambizione, stile hollywoodiano e un approccio iper-pop. Con un occhio attento alla realtà italiana, il regista riesce a tradurre idee audaci in pellicole coinvolgenti. Dopo aver esplorato i supereroi in Lo chiamavano Jeeg Robot e ampliato il concetto con Freaks Out, Mainetti si rivolge ora al cinema orientale con La città proibita, un film che fonde generi diversi in modo originale.

la trama di La città proibita

La città proibita narra la storia di vendetta di una giovane donna esperta nelle arti marziali, Mei, che giunge a Roma alla ricerca della sorella scomparsa. Quest’ultima è finita vittima del traffico di esseri umani e della prostituzione. La capitale italiana diventa così lo sfondo di un racconto avvincente dove si intrecciano criminalità locale e piccole bande.

  • Marco Giallini
  • Sabrina Ferilli
  • Luca Zingaretti

I protagonisti e le loro motivazioni

Mei incontra Marcello, il figlio del proprietario di un ristorante, anch’esso coinvolto in affari loschi legati alla scomparsa della giovane cinese. Insieme decidono di allearsi per ritrovare i rispettivi familiari. Il film si apre con una sequenza d’azione mozzafiato all’interno di un locale notturno orientale, evidenziando le abilità marziali della protagonista mentre affronta numerosi avversari.

dalla serietà all’ironia: il tono del film

La città proibita mantiene un equilibrio tra toni seri e momenti comici, non rinunciando a una certa ironia tipica della cultura italiana. L’azione è frenetica e la direzione è caratterizzata da uno stile consapevole che ricorda quello dei blockbuster americani.

wuxia e mélo: l’essenza del film

Mainetti presenta una pellicola più contenuta rispetto ai suoi lavori precedenti come Freaks Out, ma ricca di azione pura. La narrazione è permeata da un’ironia acuta e da elementi romantici che emergono progressivamente nel corso della storia. Questo bilanciamento tra violenza ed emozioni crea tensione narrativa, rendendo l’opera intrigante.

Il cast multietnico e le sue dinamiche

L’interpretazione degli attori contribuisce notevolmente al successo del film. Da Yaxi Liu, nei panni della protagonista Mei, a nomi noti come Giallini, Ferilli e Zingaretti, ogni attore porta con sé una dimensione unica al racconto:

  • Yaxi Liu: Protagonista esperta in arti marziali.
  • Marco Giallini: Un criminale incallito.
  • Sabrina Ferilli: Una donna disillusa in cerca dell’amore.
  • Luca Zingaretti: Un uomo misterioso la cui psicologia viene rivelata attraverso la trama.

Nell’insieme, La città proibita, pur nella sua complessità tematica e stilistica, riesce a mantenere un ritmo avvincente grazie anche alla freschezza delle sue coreografie d’azione e alla profondità dei personaggi coinvolti.

Scritto da Augusto Clerici
Potrebbero interessarti