Francamente ha recentemente interpretato l’inno nazionale italiano durante la finale di Coppa Italia femminile di volley. Prima di accettare questo prestigioso compito, la cantante ha riflettuto a lungo sulla questione. Ha condiviso le sue considerazioni sui social media, esprimendo il suo disagio nei confronti del linguaggio non inclusivo del testo dell’inno, il quale inizia con il plurale maschile “Fratelli d’Italia”.
La decisione di cantare l’inno
Alla richiesta di cantare l’inno durante un evento sportivo, Francamente ha rivelato di aver inizialmente pensato di modificare il testo per renderlo più inclusivo. Ha appreso che apportare modifiche al testo avrebbe violato la legge riguardante il vilipendio alla bandiera. Si è così trovata di fronte a un bivio: rifiutare l’incarico o accettarlo, portando la sua identità al centro della scena.
“Avevo due opzioni: rifiutare o cogliere l’opportunità di cantare l’inno. Sebbene il testo non sia inclusivo, ho deciso di utilizzarlo per mandare un chiaro messaggio, presentandomi come donna queer” ha dichiarato.
L’importanza dell’inclusività
Nel suo intervento, Francamente ha messo in evidenza l’importanza di rappresentare la comunità LGBTQ+ e di affermare i diritti di tutti i cittadini italiani. “Ho cantato per ribadire che esiste un’Italia che resiste contro l’omofobia e il razzismo, indossando colori che simboleggiano la diversità.”
Le affermazioni sulla comunità
Successivamente, la cantante ha sottolineato l’esistenza e i diritti delle persone queer, transessuali e nere, affermando che non devono essere considerate cittadini di “serie B”. Le sue parole hanno suscitato un ampio dibattito.
Citazioni di Francamente
Alcuni estratti significativi del suo intervento includono:
- “Le persone queer esistono.”
- “Le persone non binarie esistono.”
- “Le persone nere esistono e hanno lo stesso valore degli altri cittadini italiani.”