La serie Succession, ha catturato l’attenzione del pubblico grazie alla sua profonda analisi delle relazioni familiari e delle dinamiche di potere. Al centro della trama si trova la famiglia Roy, proprietaria di uno dei maggiori imperi mediatici del pianeta.
difficoltà di godere della ricchezza
Malgrado la loro enorme fortuna, emerge chiaramente come i protagonisti stentino a godere davvero del lusso e del benessere accumulato. Un interrogativo sorge spontaneo: perché Succession non rappresenta mai i Roy intenti a vivere la loro opulenza?
scelte creative di jesse armstrong
La risposta si trova in una precisa volontà del creatore, Jesse Armstrong, il quale ha optato per un fondamento narrativo che si distacca dalla rappresentazione convenzionale dei ricchi. In un’intervista con il New York Times, Armstrong ha chiarito che non era sua intenzione celebrare la ricchezza, bensì indagare come essa possa fungere da prigione per i protagonisti. Nonostante i Roy vivano in un ambiente di lussi sfrenati — da hotel a cinque stelle a aerei privati — questi elementi non costituiscono il fulcro della narrazione. La ricchezza, per i Roy, rappresenta un elemento secondario di una vita gravata da tensioni interne e oppressioni.
una prigione di potere
Armstrong ha rivelato come questa decisione derivi da un approfondito studio delle vite di individui realmente facoltosi. Spesso, coloro che sono ricchi sono così impegnati nella gestione del proprio potere e nelle operazioni commerciali da perdere di vista il reale piacere derivante dal successo. Per la famiglia Roy, il denaro si presenta come uno strumento di controllo, piuttosto che come fonte di felicità. Le loro esistenze sono caratterizzate da una costante lotta tra il desiderio di dominare e il peso delle relazioni familiari, ostacolando la loro ricerca di serenità.
complessità dei personaggi
Questa visione si riflette anche nel trattamento dei personaggi. Nonostante le loro evidenti imperfezioni e comportamenti discutibili, Succession non si propone mai di suscitare simpatia nei confronti dei Roy. Armstrong ha affermato che l’intento della serie non è mai stato quello di risvegliare empatia, ma piuttosto di analizzare le complesse dinamiche familiari e l’impatto del potere e della ricchezza sulle loro decisioni. In questo contesto, la ricchezza non rappresenta la forza motrice della trama, ma un semplice particolare che amplifica le difficoltà esistenziali dei personaggi.