Un’inequivocabile perdita ha scosso il panorama dello spettacolo italiano: è venuto a mancare Lando Francini, attore molto noto e ripetutamente amato da un’intera generazione cresciuta con La Melevisione. Il decesso è avvenuto venerdì 31 gennaio, a causa di una malattia che lo affliggeva da tempo, all’età di 68 anni.
Il legame con La Melevisione
Il nome di Lando Francini è indissolubilmente legato a una trasmissione per bambini che ha rappresentato un vero e proprio cult: La Melevisione. Dal 2003 al 2006, l’attore ha interpretato il personaggio di Cuoco Basilio, un ruolo secondario ma fondamentale per il programma che ha intrattenuto e formato numerosi giovani telespettatori.
“25 anni fa nasceva la #Melevisione, la storica trasmissione della Tv dei ragazzi. Il Fantabosco continua a vivere con le oltre 2.000 puntate su Rai Play e con la scenografia permanente allestita nel Museo della Rai di Torino.”
Una carriera ricca di talento
Nato in Brasile il 10 novembre 1956, Lando Francini proveniva da una famiglia di artisti: il padre, Mauro Francini, era uno scenografo impegnato e docente presso la Civica Scuola d’Arte Drammatica del Piccolo Teatro di Milano, mentre la madre Klara Hetenyi era una riconosciuta pittrice e costumista. Dopo il diploma in animazione teatrale nel 1974, sotto la direzione di Sergio Missaglia, ha iniziato una carriera costellata da collaborazioni illustri, come quelle con Dario Fo, Luca Ronconi e Giorgio Strehler, prima di approdare al piccolo schermo con il ruolo che lo ha reso celebre.
Il suo ricordo è stato reso omaggio dall’associazione teatrale Assitej Italia, che ha dichiarato: “Ricordiamo Lando Francini, un artista che ha dedicato con passione e talento la sua vita all’arte e al teatro per le nuove generazioni. Le sue storie prendevano forma nelle sagome, nei colori, nei dipinti e nelle ombre che animavano la scena, incantando generazioni di giovani spettatori. Il suo segno resta insieme alle emozioni che ha saputo donare.”
Le personalità più note
- Dario Fo
- Luca Ronconi
- Giorgio Strehler
- Chiara Magri