Elena Di Cioccio: una rinascita personale e professionale
Elena Di Cioccio ha recentemente condiviso la sua esperienza di vita dopo aver rivelato, nel marzo 2023, di essere sieropositiva. Questa scoperta è stata comunicata attraverso un emozionante monologo a Le Iene, seguito da un’intervista a Verissimo e la pubblicazione di un libro autobiografico intitolato “HIV, cocaina, il suicidio di mamma, non voglio più nascondermi”. La narrazione di Di Cioccio tocca vari aspetti delicati della sua vita, affrontando temi di particolare importanza sociale.
Elena Di Cioccio: “HIV, cocaina, il suicidio di mamma: non voglio più nascondermi”
Un anno e mezzo di cambiamenti
A livello televisivo, la carriera di Elena Di Cioccio sembra essere in una fase di calma, La sua attività professionale è attualmente concentrata sulla radio e sul teatro. È in fase di preparazione uno spettacolo teatrale incentrato sull’HIV, dove porta la sua testimonianza e il suo messaggio di positività. Durante un’apparizione a La Volta Buona, ha sottolineato: “La parola positiva per me è una parola bella, è come vedo io la vita”, evidenziando l’importanza di avere un atteggiamento propositivo di fronte alle difficoltà.
La liberazione da un peso
Come affermato dalla stessa Di Cioccio, l’accettazione della propria condizione non è stata semplice: “In passato non è stato facile accettare di essere sieropositiva”. La diagnosi è avvenuta a 27 anni, durante un normale esame del sangue. Riguardo ai pregiudizi nei confronti di chi vive con l’HIV, Di Cioccio ha dichiarato di non preoccuparsene più, poiché la sua scelta di comunicare pubblicamente la propria condizione è stata un passo verso la libertà. “Ho deciso di vivere libera”, ha affermato, condividendo come questa rivelazione l’abbia liberata da un peso che l’aveva accompagnata per anni.
“Mi vergognavo della mia malattia, ora sono libera”
Riflessioni sul passato
Riflettendo sulla sua esperienza, Di Cioccio ha anche accennato alle circostanze che l’hanno portata a contrarre l’HIV. Ha rivelato di avere un’idea chiara sulle modalità della sua infezione, evitando però di fornire dettagli specifici per rispetto delle persone coinvolte. La sua storia è incentrata su una relazione stabile in cui ha vissuto questa esperienza.
“Non volevo che qualcuno potesse ricevere una telefonata sgradita, perché non è compito mio”