Il conflitto tra Barbara d’Urso e Selvaggia Lucarelli
Il recente incontro tra Barbara d’Urso e Selvaggia Lucarelli durante la trasmissione Ballando con le Stelle ha creato nuovamente attenzione intorno al loro controverso rapporto. Nel corso del programma, Lucarelli ha ironizzato sulla questione delle querele, portando il pubblico a interrogarsi sulle ragioni di tali azioni legali.
Le querele: un contesto complesso
La prima querela, presentata da Barbara d’Urso contro Selvaggia Lucarelli, risale al 2013. In questa occasione, la conduttrice non ha gradito un commento della giornalista, che l’aveva definita “un’arruffapopoli che cerca facili consensi con argomenti puramente demagogici” durante un’intervista nel programma Reputescion. Il giudice non ha ritenuto tale affermazione offensiva e ha archiviato la denuncia.
“Sarebbe interessante vedere la faccetta della d’Urso alla notizia che la sua causa per diffamazione contro me e Andrea Scanzi l’ha persa” – Selvaggia ha commentato sul suo profilo, difendendo il suo diritto alla critica.
La condanna del 2014
La seconda querela ha avuto un esito diverso. Nel 2014, dopo una nuova affermazione della Lucarelli, che aveva paragonato l’applauso per la d’Urso a quello ricevuto da un criminale nazista, il giudice ha accolto la denuncia. La frase in questione era stata giudicata offensiva poiché accostava il nome della conduttrice a quello di un noto criminale di guerra. Pertanto, Selvaggia Lucarelli è stata condannata per diffamazione aggravata, con una multa di 700 euro, un risarcimento per danni e la copertura delle spese legali sostenute da Barbara d’Urso.
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