successo di “Monster: The Lyle and Erik Menendez Story”
La serie “Monster: The Lyle and Erik Menendez Story”, firmata da Ryan Murphy, ha ottenuto un notevole successo su Netflix, risultando tra le più seguite a livello globale. Nonostante questo trionfo, hanno sollevato diverse critiche riguardo alla rappresentazione delle violenze subite dai protagonisti, i due fratelli Menendez. Sui social, Erik Menendez ha espresso il suo disappunto, giudicando la serie inaccettabile.
Controversie e critiche
Le critiche, oltre a riguardare l’interpretazione delle esperienze traumatiche vissute dai fratelli, si concentrano sul modo in cui la loro relazione è rappresentata, con alcuni commentatori che sostengono che venga insinuata una dimensione romantica tra di loro. In risposta a queste obiezioni, Ryan Murphy ha difeso il lavoro svolto, affermando che la serie cerca di offrire una pluralità di punti di vista sulla complessa storia.
- Ryan Murphy
- Erik Menendez
- Nicholas Alexander Chavez
- Cooper Koch
Le dichiarazioni di Ryan Murphy
In un’intervista, Ryan Murphy ha fornito ulteriori chiarimenti riguardo alle scelte narrative della serie. Ha sottolineato che, anche se può risultare difficile per i protagonisti vedere la propria vita adattata per il piccolo schermo, il rispetto per i temi trattati, in particolare gli abusi subiti, è stata una priorità durante la realizzazione. Murphy ha spiegato che la rappresentazione mira a includere le prospettive anche dei genitori coinvolti, così come quelle di altri soggetti legati al caso, garantendo così un’esplorazione completa della vicenda.
Implicazioni delle relazioni tra i fratelli
La serie ha suscitato attenzione per il suo approccio riguardante le interazioni tra Lyle e Erik, che secondo alcuni sembrerebbero trascendere in una forma di affetto che potrebbe essere intesa come romantica. Murphy ha specificato che l’intento era quello di riflettere le diverse interpretazioni dei vari protagonisti e esperti che si sono occupati del caso, fornendo uno sguardo multiforme su una storia già complessa di per sé.