la situazione di villa sonrisa
Il futuro di Villa Sonrisa rimane incerto. Attualmente la struttura si trova coinvolta in un procedimento di abusivismo edilizio, che ha portato il comune di Sant’Antonio Abate a occuparsene direttamente. Nonostante le accuse, il Castello delle Cerimonie continua a trasmettere nuove puntate su Real Time, sollevando interrogativi sulle motivazioni per cui la location rimanga operativa. Secondo le attuali disposizioni municipali, la famiglia Polese ha ricevuto l’autorizzazione a proseguire le attività, a condizione che vengano versati canoni locativi fino alla decisione finale del comune.
a quanto ammonta il canone mensile
Situata a Sant’Antonio Abate, la nota location è stata protagonista del programma Castello delle Cerimonie su Real Time. Nonostante sia stata confiscata a causa di lottizzazione abusiva lo scorso febbraio, le attività non sono mai state sospese. Il comune ha infatti deciso di includere la struttura tra i beni patrimonio indisponibile.
In attesa delle motivazioni definitive, che dovrebbero arrivare a breve, il municipio ha stabilito un canone di 30.000 euro mensili, definito come una sorta di indennità per continuare a utilizzare l’immobile. Questo importo si applica a partire dal 15 febbraio e consente alla gestione di mantenere attive le attività, ma solo per le cerimonie già prenotate prima della sentenza.
registrazioni e gestione attuale
Le attuali puntate del programma sono state registrate prima della sentenza, e il comune ha consentito la continuità della gestione fino all’emissione del verdetto della Corte di Cassazione. Inoltre, la famiglia Polese ha facoltà di svolgere tutte le operazioni legali, incluse le registrazioni. Il canone di locazione è stato calcolato secondo le tabelle dell’Osservatore del mercato immobiliare.
Il consiglio comunale di Sant’Antonio Abate sarà chiamato a stabilire il destino definitivo della Villa, decidendo se demolire le opere abusive o procedere a una sanatoria. Tale processo è monitorato dalla Procura Generale della Repubblica.
impatto sulle risorse occupazionali
Un eventuale provvedimento di chiusura avrebbe gravi ripercussioni, costringendo circa 250 dipendenti a perdere il posto di lavoro. Pertanto, le autorità devono prendere decisioni ponderate poiché la struttura non rappresenta solo un luogo di eventi, ma un’importante fonte occupazionale per molte persone.