Perché RoboCop 2 Sogna Pecore Elettriche? La Verità che Non Conosci

Perché RoboCop 2 Sogna Pecore Elettriche? La Verità che Non Conosci

RoboCop 2 è adesso disponibile su Amazon Prime Video. Recentemente è stato fatto un ripasso del primo RoboCop che ha suscitato molto interesse, specialmente per il suo impatto culturale e il successo al botteghino. Con l’arrivo dei sequel, inclusi un remake e le nuove versioni, è opportuno approfondire RoboCop 2, spesso giudicato come un seguito non all’altezza dell’originale. Nonostante ciò, il film presenta numerosi aspetti significativi ed esplorativi relativi al personaggio principale, grazie alla penna di Frank Miller e alla regia di Irvin Kershner, il quale firmò qui la sua ultima opera. Pur avendo avuto un costo di produzione elevato, RoboCop 2 ha incassato meno rispetto al suo predecessore e ha subito una certa dimenticanza, sempre accompagnato dal giudizio che il primo fosse migliore.

la sfida del sequel

A causa del grande successo del primo film, RoboCop 2 si trovava a combattere con l’imponente eredità del capitolo iniziale. Difficilmente un sequel riesce a superare l’originale, e RoboCop 2 non fa eccezione. Il film originale di Paul Verhoeven era già completo nella sua narrazione, e la decisione di proseguire si basava sulla popolarità e sul potere iconico del personaggio di RoboCop, considerato troppo prezioso per essere lasciato a riposo dopo un solo film.

un nuovo inizio per RoboCop

Il protagonista, Alex Murphy, subisce un’incredibile regressione che lo riporta a uno stato primordiale, privo di sentimenti, somigliante al cyborg visto nel primo film. Questa nuova versione di Murphy affronta una serie di prove che mettono alla prova la sua humanità. La pellicola esplora in profondità la questione dell’identità e dell’umanità del protagonista, proponendo una riflessione su quanto un cyborg possa essere considerato un essere umano. Celebri scene mostrano un Murphy ridotto a un semplice cervello, evocando interrogativi profondi e dare vita a un nuovo ciclo narrativo.

critica del sistema e satira del sequel

Il film si propone di analizzare non solo la figura di RoboCop, ma anche di criticare la società e il suo funzionamento attraverso una satira sull’obsolescenza programmata. RoboCop 2, dunque, si presenta come un sequel che cerca di innovare ma, al tempo stesso, si confronta con i limiti della sua natura di continuazione, cercando di socializzare i temi già espressi nel film originale. Certi tentativi di satira risultano ripetitivi e poco incisivi, poiché si limitano ad alzare il volume senza aggiungere contenuti significativi.

personaggi e ospiti di RoboCop 2

In RoboCop 2 i personaggi e i contributi da parte del cast sono cruciali per la sostenuta atmosfera del film. Le aziende e le corporazioni presenti risultano più oppressive e violente rispetto al primo capitolo, dando vita a un scenario di giustizia assente e un uso esasperato delle forze di polizia, con RoboCop che svolge un ruolo controverso in questo contesto. Con il progredire della trama, emergono elementi che, sebbene sembrino parodici, rivelano aspetti satirici potenzialmente interessanti. Alcuni dei principali personaggi e membri del cast includono:

Peter Weller nel ruolo di Alex Murphy / RoboCop
Nancy Allen nel ruolo di Anne Lewis
Tom Noonan nel ruolo di Cain
Belinda Bauer nel ruolo di Rebecca
Rip Torn nel ruolo di Dr. Faxx
J. M. Hunsaker nel ruolo di Funzionari della OCP

In conclusione, pur non raggiungendo l’eccellenza del primo film, RoboCop 2 offre spunti di riflessione significativi e intrattiene col suo mix di azione e critica sociale, posizionandosi come un sequel affascinante, ma incompleto.

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Scritto da Augusto Clerici
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