Morgan pubblica la foto della via di Angelica: la reazione dell’avvocata

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Morgan, trovandosi al centro di una controversia giudiziaria con l’ex compagna Angelica Schiatti, ha adottato una serie di azioni difensive alquanto singolari, tra cui la pubblicazione di una foto della via in cui risiede Angelica. In questo contesto, FanPage ha contattato l’avvocata di Angelica, Maria Nirta, per avere chiarimenti sulla questione.

la controversia legale tra Morgan e Angelica Schiatti

Nel corso degli ultimi giorni, la notizia della querela presentata da Angelica Schiatti contro Morgan per stalking ha suscitato grande attenzione mediatica. Morgan, nel tentativo di difendersi dalle accuse, ha persino postato una fotografia della zona in cui risiede l’ex compagna. Questa azione ha sollevato interrogativi importanti, tra cui: “Com’è possibile che una persona accusata di stalking possa postare la via della casa di colei che l’accusa?“. L’avvocata di Angelica, Maria Nirta, ha espresso la sua incredulità e ha precisato che verificherà tali circostanze con il Magistrato.

“A me sembrava veramente impossibile che Morgan arrivasse a postare una foto davanti casa di Angelica. Proprio per verificare ed essere sicura di non scrivere cose inesatte – ovviamente mi riservo di far presente al Magistrato queste circostanze – abbiamo effettuato una verifica ed effettivamente quel guardrail è a 100-200 metri da casa di Angelica. […] È chiaro che se scrivo ‘Denuncerò Selvaggia Lucarelli’ – che è un suo diritto, ci mancherebbe altro -, postando come sfondo la fotografia di un luogo vicino casa di Angelica, quel post assume un certo tipo di valenza, soprattutto se inserito nel contesto di ciò che è stato detto in questi giorni”.

morgan dichiara di essere perseguitato

accuse e controaccuse

Recentemente, Morgan ha dichiarato di sentirsi la vittima di questa situazione, affermando di essere perseguitato. L’avvocata Maria Nirta ha risposto con una contro-argomentazione forte e chiara, sostenendo che le affermazioni di Morgan non fossero supportate dai fatti.

“Controdenuncia assolutamente no, anche perché come poteva dirsi perseguitato? E poi perseguitato da chi? Da una persona che rifiuta in maniera assoluta di incontrarlo, di parlargli, di rispondere a una mole di messaggi da cui questa donna è stata – ancora prima della denuncia – subissata? Messaggi che continuavano anche dopo il rinvio a giudizio, e le assicuro che stiamo parlando di un numero enorme di telefonate”.

Morgan: “Sono io la vittima di questa storia, sono perseguitato”.

la questione degli accordi

L’avvocata Nirta ha inoltre chiarito che non è mai stato preso in considerazione alcun accordo con Morgan, in quanto mancavano i presupposti minimi di fiducia reciproca per negoziare.

“Noi non abbiamo mai preso in considerazione l’accordo, abbiamo sempre sostenuto che non ci fossero i margini: affinché si stipuli un accordo tra due parti bisogna che ci sia almeno un minimo di fiducia reciproca. Nei confronti del signor Castoldi noi non abbiamo mai nutrito questa fiducia, per cui ogni accordo diventava impossibile”.

Scritto da Augusto Clerici
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