Questa mattina è emerso un nuovo capitolo nel complicato caso che coinvolge Angelica Schiatti e Morgan. Selvaggia Lucarelli ha pubblicato un lungo articolo sul Fatto Quotidiano, rivelando dettagli scioccanti della denuncia presentata quattro anni fa contro il noto cantante. Né Morgan né Schiatti erano a conoscenza della pubblicazione, che ha colto di sorpresa anche Calcutta, il quale ha espresso la sua rabbia sui social media.
la denuncia contro Morgan
Angelica Schiatti ha denunciato Morgan nel 2020 per stalking, ma la lentezza del sistema giudiziario italiano ha protratto l’esito del caso. L’avvocatessa di Schiatti, Maria Nirta, ha espresso la sua frustrazione per le tempistiche e la divulgazione imprevista delle informazioni. Nirta ha dichiarato:
“Stamattina ci siamo svegliati con questa sorpresa. Non era concordata, non so come Selvaggia Lucarelli, comunque una bravissima giornalista, abbia avuto quegli screen e ottenuto così tante informazioni sul caso. Le udienze, però, sono pubbliche. Ci aspettavamo che prima o poi sarebbe uscito qualcosa. Anche se avremmo preferito proseguire sulla strada della riservatezza che abbiamo seguito sempre negli ultimi quattro anni, ovverosia dall’inizio della vicenda. Non so se ci abbia fatto un favore o meno a pubblicare ciò che ha pubblicato. Di certo le lungaggini della causa in corso sono inspiegabili e fanno indignare. Magari il fatto che ora la questione sia di dominio pubblico, potrà aiutarci”.
Tempistiche del processo e rischi per Morgan
L’avvocata ha aggiunto che il processo ripartirà a settembre, sottolineando come la lentezza sia dovuta alla concessione di ulteriore tempo a Morgan per preparare la difesa. Ha spiegato le conseguenze legali che Morgan potrebbe affrontare:
“Si riparte a settembre. Penso, come è evidente, che con questa scelta si sia voluto concedere ancora un po’ di tempo in più a Castoldi, per prepararsi meglio. Cosa rischia Morgan? Questo chiaramente dipende dai magistrati. Quello che le posso dire è che la condanna per stalking comporta un anno e sei mesi di carcere. Lui ha già dei precedenti, quindi non dovrebbe riuscire a scamparla, in caso appunto di condanna. Poi c’è l’aggiunta di un terzo della pena perché si tratta di reati commessi contro una persona con cui l’imputato ha avuto una relazione affettiva, vale come aggravante”.
Gravità del caso
Le dichiarazioni di Nirta includono accuse scioccanti nei confronti di Morgan. Ha detto che il cantante avrebbe contattato Edoardo (Calcutta) per augurargli la stessa sorte della madre, deceduta improvvisamente a causa di un aneurisma. La situazione non si limita a minacce verbali; ci sono prove che Morgan abbia cercato attivamente di danneggiare Schiatti e Calcutta.
“Morgan ha contattato Edoardo (Calcutta, ndr) per augurargli una morte come quella di sua madre. La mamma di Edoardo era venuta a mancare da poco, a 58 anni e all’improvviso, per un aneurisma. Non aggiungo altro”.
Assoldare uomini per rapire Schiatti
L’avvocatessa ha inoltre rivelato che Morgan avrebbe assoldato due uomini per rapire Schiatti e fare del male a Calcutta. Nirta ha spiegato dettagli inquietanti su queste azioni:
“Purtroppo sì. C’è stato un lungo periodo in cui Castoldi postava su Instagram continui sfoghi verso la mia assistita, proprio nel feed oltre che nelle storie. Spesso, richiedeva “aiuto” ai propri follower. Così, è entrato in contatto con questi due uomini siciliani, uno già con precedenti penali, l’altro tossicodipendente con svariati TSO alle spalle. Avrebbero dovuto picchiare Calcutta e rapire Angelica, portandola a casa di Morgan perché lui aveva “bisogno di svuotarsi le p4lle”. Non è stato soltanto un pensiero, è passato all’azione. Nel corso delle indagini, sono stati sequestrati per controlli tutti i dispositivi elettronici delle parti accusate. Sul telefono di uno dei due scagnozzi c’era una foto di loro due a casa di Castoldi, mentre lui stava contando dei soldi. Gliel’avrà scattata per tenerlo sotto scacco. Ma alla fine questi due a Bologna, sotto casa di Edoardo (Calcutta, ndr) e Angelica ci sono andati veramente (anche qui, esistono foto che lo provano). Non li hanno trovati solo perché, per fortuna, erano usciti due minuti prima”.