Sfera Ebbasta: la verità del fan respinto sul palco

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Durante un concerto a San Siro, Sfera Ebbasta ha generato molto clamore quando ha bruscamente allontanato un giovane fan dal palco. Vediamo i dettagli della vicenda e le reazioni dei protagonisti.

il concetto di sicurezza durante gli eventi live

Nella recente esibizione a San Siro, Sfera Ebbasta ha affrontato un imprevisto quando un ragazzino è riuscito a salire sul palco, scavalcando le misure di sicurezza. Il cantante ha subito chiarito la sua posizione, rimproverando il giovane davanti alla platea. “Lo dico una volta sola raga: quando vi devo dare il cinque scendo io, per favore non venitemi a cagare il cazzo sul palco. Vi scongiuro. Per favore. Vi voglio bene a tutti e ovviamente scenderò a darvi il cinque a tutti, uno per uno a tutti e sessantamila, ma basta salire sul palco perché se si fa male qualcuno poi è colpa mia, anche se ovviamente non è così,” ha dichiarato Sfera Ebbasta durante l’incidente.

la risposta del giovane fan

Dopo l’episodio, il ragazzo in questione ha utilizzato TikTok per condividere il suo punto di vista, accettando di aver commesso un errore ma anche criticando il modo in cui Sfera Ebbasta ha gestito la situazione. “Ciao ragazzi, io sono quello che ieri è salito sul palco e che poi è stato respinto. Vedo che tanta gente nei commenti sta andando contro Sfera e può essere in parte giusto per il modo sbagliato che lui ha usato nei miei confronti, ma è anche sbagliato quello che io ho fatto, quindi comprendo. Però sì, lui avrebbe potuto cambiare il modo. In ogni caso non me la prendo con Sfera perché anche io al suo posto probabilmente avrei fatto la stessa cosa. Resterà comunque il mio idolo e continuerò ad ascoltare le sue canzoni”, ha affermato il giovane fan.

il messaggio finale del ragazzo

Il ragazzo ha voluto concludere il suo intervento con un messaggio diretto a Sfera Ebbasta: “Comunque Sfera se vedrai questo video non volevo farti passare per quello cattivo e non volevo metterti tutta la gente contro e sarai sempre il mio idolo”.

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Scritto da Augusto Clerici
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