Il film “Il Signore del Disordine” trae ispirazione da una tradizione scozzese, dove i contadini celebravano il raccolto futuro durante il Natale. Questa antica usanza, caratterizzata da festeggiamenti e abbondanti bevute, è stata reinterpretata dal regista William Brent Bell in chiave fantasy-horror, arricchendola con personaggi complessi che incontrano il favore degli spettatori. Nonostante l’interesse suscitato tra gli appassionati del genere, la critica ha evidenziato la mancanza di innovazione in alcuni aspetti del film. Il successo ottenuto al botteghino e sulle piattaforme streaming ha reso necessario chiarire il finale della pellicola.
la scoperta della setta e il pericolo imminente
Dopo aver scoperto l’esistenza di una setta nel villaggio e la minaccia imminente per sua figlia Grace, Rebecca si rivolge alla comunità in chiesa, ma viene contrastata da Jocelyn. Quest’ultima afferma che Dio non può riportare indietro Grace, facendo riferimento a frasi trovate da Rebecca nella proprietà di Derry Nash. Rebecca percepisce qualcosa di sospetto e, man mano, il mistero del finale inizia a delinearsi. Si scopre che dal 1621, un uomo di nome Tobias Bron aveva introdotto il culto dello spirito Gallowgog, richiedendo ai villaggi doni simboleggiati da bambini. Anche se la Chiesa aveva punito Bron e i suoi seguaci, le idee malsane continuarono a influenzare generazioni successive.
Il granaio nero e i sacrifici umani
Tobias Bron convinse gli abitanti a costruire un Granaio Nero dove depositare offerte a Gallowgog, tra cui bambini. Quando la Chiesa scopri ciò, mise fine ai sacrifici attraverso esecuzioni. Rebecca viene a conoscenza che Jocelyn accettò la perdita del proprio figlio come un “dono” per Gallowgog, convertendo la storia in una verità per gli abitanti del villaggio. La popolazione continua a seguire Jocelyn, credendo nelle sue menzogne. Rebecca, disperata, si dirige alla veglia organizzata per salvare Grace.
lo stratagemma di Rebecca per salvare la figlia Grace
Durante la veglia, Henry scopre che è in corso un culto, con i partecipanti che cantano “Tutto è come prima”. Nel frattempo, Derry Nash interviene per aiutare Rebecca, ma viene catturato e ucciso da Jocelyn. Rebecca, costretta a fuggire, si risveglia successivamente nella scuola, dove tenta di convincere Jocelyn della sua conversione al culto. Questa simulazione le consente di guadagnare la fiducia necessaria per accedere al Fienile Nero e trovare Grace.
La sfida a Gallowgog e il sacrificio finale
Nel Fienile Nero, Rebecca affronta Gallowgog e offre i suoi capelli in dono. Gli abitanti vedono ciò come un segno di potere, passano a fidarsi di lei e uccidono Jocelyn. Rebecca, che divenne vicario della chiesa, sacrifica la propria integrità permettendo a Gallowgog di entrare nel suo corpo, salvando così la vita di Grace.
Questo sacrificio segna il tema portante del finale del film, evidenziando il coraggio di Rebecca nel confrontare il male per proteggere la figlia, instaurando un legame con Gallowgog che influenzerà il suo futuro e quello della comunità.