Grazie alla sua partecipazione nella serie Netflix La Vita che Volevi, Gloria de La Vita ha proiettato la stella di Vittoria Schisano nel firmamento delle celebrità internazionali. Ora, anche oltreconfine si conosce la storia di Vittoria Schisano prima dell’operazione, quando era un uomo di nome Giuseppe. Proveniente da Pomigliano d’Arco, dove nacque l’11 novembre 1983, Schisano ha iniziato la sua carriera nel mondo dello spettacolo come uomo, frequentando l’Accademia a Roma dopo il liceo e partecipando a produzioni come “Mio Figlio” con Lando Buzzanca.
la trasformazione di vittoria schisano
Nel 2011 Giuseppe decide di diventare Vittoria, proseguendo la sua attività artistica come attrice in produzioni quali “Outing – Fidanzati per Sbaglio” e “Un Posto al Sole”, dove interpreta una trans che tenta di riconciliarsi con i suoi figli post-operazione. La carriera di Vittoria continua a crescere; nel 2020 partecipa a Ballando con le Stelle, in coppia con il ballerino Marco De Angelis. La sua presenza in La Vita che Volevi conferma il suo talento e la sua dedizione al mestiere di attrice.
una vita personale intensa
Vittoria Schisano, oggi riservata sul suo passato, ha avuto una relazione chiacchierata con un calciatore della Juventus e Alessandro Cecchi Paone. Ora, l’artista è legata al fidanzato Donato Scardi, con il quale ha costruito un rapporto stabile e profondo, sognando il matrimonio. I due si sono conosciuti dopo la presentazione dell’autobiografia di Vittoria, “La vittoria che nessuno sa”.
ospiti e collaborazioni celebri
- Lando Buzzanca
- Marco De Angelis
- Un calciatore della Juventus
- Alessandro Cecchi Paone
- Donato Scardi
vittoria schisano: la testimonianza prima dell’intervento
L’attrice ha condiviso la sua esperienza di vita prima dell’intervento che l’ha portata a diventare Vittoria. La trasformazione è avvenuta nel 2014 a Barcellona e rappresenta un coraggio notevole, specialmente in contesti familiari difficili. Schisano ha raccontato che immaginarsi donna durante le notti era il suo unico conforto. Figlia di un operaio e di una sarta, ha confessato a Vanity Fair di aver subito violenze, proprio come il suo personaggio Gloria in “La vita che volevi“. Questo rende alcune scene, come quella della polizia, particolarmente impegnative da girare. Nei suoi interventi per film e fiction, Vittoria ha sottolineato che oggi affronterebbe maggiori difficoltà per via del contesto sociale contemporaneo.
