All Eyes on Rafah: Il Trend di Instagram Spiegato e Perché Tutti lo Stanno Provando

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Negli ultimi giorni, la grafica con la scritta “All Eyes on Rafah” ha ottenuto una notevole diffusione sui social, soprattutto su Instagram. Questo fenomeno non si limita ad essere un semplice trend, ma è intimamente collegato a un tema scottante di attualità: il conflitto nella Striscia di Gaza. Rafah, situata a sud della Striscia e al confine con l’Egitto, è divenuta rifugio per numerosi profughi gazawi fuggiti dai bombardamenti israeliani. Gli attacchi sono iniziati dopo che, il 7 ottobre 2023, un’azione del gruppo palestinese Hamas ha causato circa 1.200 vittime israeliane e il rapimento di 247 persone. Da allora, le offensive israeliane hanno provocato oltre 35.000 vittime palestinesi.

bombardamento di rafah e ripercussioni internazionali

Nella serata di domenica 26 maggio, l’esercito israeliano ha colpito il campo profughi di Rafah, ufficialmente per eliminare due leader di Hamas presenti nell’area. Questo attacco ha causato almeno 45 morti e centinaia di feriti, suscitando un ampio sdegno internazionale. Anche il Presidente della Repubblica Francese, Emmanuel Macron, ha espresso il suo disappunto. Le immagini provenienti da Rafah, con corpi carbonizzati, tra cui molti bambini, hanno avuto un impatto emotivo molto forte in tutto il mondo.

diffusione virale su instagram

origini e condivisione della grafica

La grafica “All Eyes on Rafah” è stata creata da un fotografo malese e inizialmente diffusa su Instagram. Utilizzando l’opzione di condivisione istantanea, l’immagine è divenuta virale in pochi giorni, specialmente tra lunedì e martedì 28 maggio, venendo ricondivisa da numerosi personaggi famosi del mondo dello spettacolo e dello sport.

celebrità e influenze sul social

In questi giorni, moltissime celebrità, influencer e personaggi del mondo dello spettacolo hanno condiviso la grafica “All Eyes on Rafah”. Ciononostante, permane il sospetto che molti di loro stiano semplicemente seguendo il trend del momento, considerando che fino ad ora non si erano espressi pubblicamente sulla situazione in Palestina.

Scritto da Augusto Clerici
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