Il Tocco del Male: Spiegazione Finale e Segreti del Film con Denzel Washington

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Nel 1998, il regista Gregory Hoblit porta sul grande schermo “Il tocco del male” (Fallen), un film che fonde in maniera magistrale elementi polizieschi con atmosfere da vero horror. Protagonista della pellicola è Denzel Washington, nei panni di un ispettore di polizia che si ritrova a inseguire un demone nascosto dietro le sembianze umane di un serial killer. Ciò che rende unica questa opera è il suo finale sorprendente e l’intera narrazione incentrata sul dualismo eterno tra bene e male.

descrizione intricata e conclusione impensabile

Il cuore narrativo di “Il tocco del male” è incentrato sulla figura dell’ispettore, che dopo aver arrestato e visto giustiziare un serial killer, scopre che l’essere dietro gli omicidi è Azazel, un demone capace di trasferirsi da un corpo all’altro con un semplice contatto. Questa rivelazione porta l’ispettore a una lotta disperata per salvare se stesso e i suoi cari, culminante in un piano per trascinare il demone in una foresta isolata.

Nell’epico scontro che segue, il demone, prendendo possesso del corpo del detective Jonesy (interpretato da John Goodman), uccide il detective Stanton (Donald Sutherland). Capendo che Jonesy è ora il vessillo di Azazel, l’ispettore Hobbes decide di eliminarlo. Dopo aver compiuto l’omicidio, Hobbes si suicida con una sigaretta avvelenata, lasciando il demone senza un ospite umano disponibile e apparentemente sconfiggendolo.

la continuità del male e la metafora ultima

Nonostante la morte del protagonista sembri offrire una conclusione, il demone trova una via di fuga possedendo un gatto, sottolineando una delle tematiche chiave del film: la vera malvagità non può essere completamente annientata. “Il tocco del male” gioca con l’idea che il male sia una presenza costante e inestirpabile, capace di adattarsi e sopravvivere in modi inaspettati. La canzone “Sympathy for the Devil” dei Rolling Stones, suonata nel finale, rafforza questa visione, legando la narrazione cinematografica a un contesto culturale più ampio e profondo.

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Scritto da wp_3563611
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