Daniela Di Sotto, nata il 5 marzo 1955 a Roma Sud, ha seguito un percorso di vita intriso di impegno politico e professionale che l’ha vista emergere anche al di là del suo matrimonio con Gianfranco Fini, noto politico italiano. Cresciuta in una famiglia con simpatie per il MSI, il suo inserimento nella politica avvenne durante gli anni scolastici, momento in cui decise di abbandonare gli studi per dedicarsi a pieno nelle attività del partito.
Una delle fondatrici del circolo MSI di Via Noto, Daniela Di Sotto sposò il suo primo marito, Sergio Mariani, a soli 20 anni. Durante questo periodo incontrò anche Fini, con cui condividerà maggiori esperienze professionali in seguito, dato che entrambi lavoravano per “Il Secolo d’Italia”. Anche se il loro primo incontro non fu legato a storie d’amore, nel tempo la loro relazione si consolidò portandoli al matrimonio civile nel 1988, dopo la nascita della loro figlia Giuliana.
L’idillio tra Daniela e Gianfranco Fini non ebbe un esito felice, culminando in un divorzio nel 2007, una decisione maturata oltre le divergenze di vita, ma mantenendo un rispetto reciproco.
La carriera post-matrimonio di Daniela Di Sotto
Dopo il divorzio, Daniela Di Sotto non si è fermata. L’impegno nel settore sportivo è diventato una parte significativa della sua carriera. Attualmente riveste il ruolo di presidente nel Circolo Canottieri Lazio, e ha avuto un importante passato come presidente del Lazio Calcio a cinque. Inoltre, il suo percorso professionale si è esteso nel settore della sanità, con partecipazioni in società e cliniche.
Vita privata e familiare
La vita privata di Daniela ha conosciuto momenti di grande gioia ma anche profondo dolore. La tragedia della perdita di un figlio con il primo marito è stata seguita, anni dopo, dalla gioia di diventare madre di Giuliana, oggi impegnata come medico nella Croce Rossa.
– Personaggi menzionati:
– Sergio Mariani
– Gianfranco Fini
– Giuliana
La storia di Daniela Di Sotto rimane un esempio di resilienza e capacità di reinventarsi, dimostrando che anche al di fuori delle vicende personali con figure pubbliche, è possibile costruire un percorso ricco e autonomo.
