La pratica della sgrammatura, nota anche come shrinkflation, rappresenta una tecnica utilizzata da alcune aziende per ridurre la quantità di prodotto nelle confezioni, mantenendo inalterato il prezzo di vendita. Questo metodo, spesso poco trasparente, viene combattuto da diverse associazioni a difesa dei consumatori. Scopriamo alcuni casi emblematici in cui questa strategia raggiunge livelli sorprendenti.
la sgrammatura al supermercato: casi estremi
Quando si fa la spesa, è importante verificare il prezzo al chilo e confrontare il peso indicato sulla confezione con quello riscontrato in precedenza. Questa attenzione, però, spesso sfugge ai consumatori, portandoli a pagare di più per meno prodotto. La difficoltà nell’identificare questo cambiamento è spesso amplificata dai marchi che, nonostante modificano il contenuto dei prodotti, mantengono invariate le confezioni.
Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ha illustrato alcuni esempi significativi durante una intervista con la Rai. È stato citato il caso dei detersivi, i cui flaconi, pur essendo di dimensioni grandi, sono riempiti solo a metà o appena più, costringendo i consumatori a verificare attentamente quanto prodotto contengono effettivamente. Simile la situazione per il tonno e il salmone in scatola, dove spesso il prodotto sembra occupare solo lo spazio visibile attraverso una finestrella sulla confezione, lasciando il resto vuoto. Situazione analoga per le tisane e le bustine di tè, che risultano riempite solo parzialmente.
altri aspetti da considerare
Oltre al fenomeno della sgrammatura, emerge un’altra problematica correlata: la sostituzione di ingredienti di alta qualità con altri di qualità inferiore, spesso mascherata dalle etichette “nuova ricetta”. Queste sostituzioni, pur mantenendo invariato il prezzo di vendita, possono tradursi in una minore qualità per il consumatore.
È fondamentale quindi prestare massima attenzione non solo al peso dei prodotti, ma anche alla lista degli ingredienti per evitare di incappare in acquisti meno vantaggiosi rispetto alle aspettative.
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