Striscia la Notizia: Luca Abete Svela Filtri Truccati nelle Officine per Auto Diesel

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In una recente inchiesta portata avanti da Luca Abete per Striscia la Notizia, la problematica dei filtri antiparticolato (Fap) nelle auto a diesel è stata posta sotto l’attenzione del grande pubblico. Questi dispositivi, essenziali per l’abbattimento delle polveri sottili emesse nel gas di scarico, sono obbligatori secondo il Codice della Strada. Le conseguenze per chi viola queste disposizioni sono severe, comprendendo multe ingenti e possibili accuse di reato ambientale. Sorprendentemente, durante l’inchiesta, sono state scoperte officine che offrivano una ‘soluzione’ poco ortodossa: svuotare completamente il filtro antiparticolato, lasciandone solo il guscio esterno per ingannare i controlli, un’operazione chiaramente illegale.

striscia la notizia e la scoperta sui filtri delle auto a diesel

il filtro antiparticolato e la sua importanza

Il filtro antiparticolato ha il compito fondamentale di ridurre le emissioni inquinanti provenienti dalle auto diesel. La sua rimozione o manomissione non solo va contro le normative di legge ma mina direttamente gli sforzi per un ambiente più pulito. Le punizioni per queste infrazioni possono arrivare fino alla denuncia penale e alla reclusione.

l’inchiesta di luca abete

Luca Abete

è riuscito a individuare, nella zona di Castellammare di Stabia, officine pronte a svuotare i filtri antiparticolato, resi quindi inutili, per un costo variabile tra 250 e 300 euro. Inoltre, veniva manomessa anche la centralina delle auto per evitare segnalazioni del problema. Questo genere di pratica, pur dichiarata illegalmente dagli stessi meccanici, veniva giustificata come un ‘aiuto’ ai conducenti.

la reazione e le conseguenze

La dichiarazione di uno dei meccanici ha messo in luce la consapevolezza della loro azione illegale. Hanno cercato di difendersi affermando di non voler ingannare, ma solo di ‘agevolare’ gli automobilisti. A seguito dell’inchiesta, è emersa la promessa da parte dell’officina di cessare queste pratiche.

A pochi metri dall’officina, c’era un negozio di pezzi di ricambio che vendeva un’alternativa al filtro antiparticolato, etichettata però come “per uso da pista”. Un collaboratore di Abete, infiltratosi, ha scoperto che in realtà venivano proposte soluzioni per un cambio del filtro con uno vuoto, pratica altrettanto illegale. Il negozio, messo alle strette, ha difeso la propria integrità affermando l’intento onesto dietro all’aggiunta della dicitura “Per competizione”.

Le pratiche scoperte da Luca Abete sollevano interrogativi importanti sulle soluzioni che alcune officine offrono per risparmiare sui costi di manutenzione dell’auto, mettendo però a rischio l’ambiente e la legalità dell’operazione.

Scritto da wp_3563611
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