La persistente paura del Covid-19 ha portato alcune persone a mantenere stili di vita che ricordano i giorni del lockdown. Tra queste, si segnala il caso di Chloe Slasberg, una 49enne inglese che, nonostante la progressiva attenuazione delle misure di precauzione globale, continua a vivere come se si trovasse ancora nel pieno dell’emergenza sanitaria.
vivere in protezione continua
Le ragioni di un isolamento prolungato
Chloe Slasberg, ex infermiera, ha spiegato di evitare ancora luoghi affollati e chiusi a causa di un complesso quadro clinico che la rende particolarmente vulnerabile al virus. La sua storia di salute è segnata da una serie di patologie croniche, tra cui asma dalla tenera età, infortuni e interventi chirurgici significativi, nonché due malattie autoimmuni e una recentemente diagnosticata broncopneumopatia cronica ostruttiva. Questo sfondo medico la colloca tra i cosiddetti “soggetti fragili”, incrementando il suo terrore di contrarre il Covid-19.
Misure di sicurezza adottate
Nel suo quotidiano, Chloe adotta precauzioni severe. Le occasioni sociali, come incontri con amici o festività, sono celebrate all’esterno, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche, per minimizzare i rischi. Quando si trova nell’obbligo di avere ospiti in casa, si assicura di mantenere le finestre aperte per il ricambio d’aria e di tenere le distanze. Declina visite a ristoranti o altri luoghi pubblici e si affida alla madre per le necessità di spesa. Nonostante sia vaccinata, Chloe non rinuncia all’uso della mascherina nei rari momenti in cui esce di casa, constatando però che la riguardosa prudenza che un tempo era comune ora sembra svanita nella maggior parte della popolazione.
La storia di Chloe Slasberg sottolinea come, per alcune persone, le ombre lasciate dalla pandemia continuino a influenzare profondamente le scelte quotidiane, anche a distanza di anni dall’inizio dell’emergenza.