Gli orsi, tra le creature terrestri che più incutono timore nell’immaginario collettivo, sono note per le loro dimensioni imponenti, con esemplari maschi di orso bruno che possono raggiungere i 700 chilogrammi di peso e superare i due metri di altezza. A ciò si aggiungono gli artigli affilati, rendendo l’idea di un confronto fisico con questi animali un concetto quasi surreale.

Gli orsi bruni sono per natura solitari, nutrendosi principalmente di carne e pesce, ma integrando la dieta anche con bacche, radici e foglie. Ritirandosi in letargo durante i mesi invernali, sfruttano le riserve di grasso accumulate per sopravvivere senza necessità di nutrirsi. Queste premesse rendono l’idea di accudirli come animali domestici particolarmente inusuale.

Una famiglia unica: 11 orsi come membri del nucleo familiare

Jim e Susan Kowalczik rappresentano un caso eccezionale, avendo accolto nella loro famiglia 11 orsi, inclusi esemplari della specie Kodiak, tra i più grandi esistenti. Residenti in una proprietà di 100 acri a Otisville, nello stato di New York, hanno spazio e risorse per occuparsi di questi animali, molti dei quali sono stati salvati da condizioni precarie o da riserve naturali in difficoltà.

Il sostentamento quotidiano di questi animali implica notevoli quantità di cibo, tra carne cruda, pesce, verdure e frutti del sottobosco. L’attaccamento dei Kowalczik ai loro orsi è talmente profondo da averli addirittura commemorati con lapidi, per quelli che sono deceduti. Susan si occupa particolarmente di un esemplare femmina, Jenny, mostrando un legame affettivo che trascende la semplice cura fisica. Anche se consapevoli dei rischi, Jim e Susan trascorrono gran parte del loro tempo in compagnia degli orsi, a dimostrazione del loro amore e dedizione.