Biglietti Sanremo 2023: Polemiche e Indagine Antitrust – Cosa Sta Succedendo sui Social?

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L’edizione 2024 del Festival di Sanremo si è ritrovata nell’occhio del ciclone a causa di un controverso sistema di distribuzione dei biglietti. La segnalazione al Codacons, ente a tutela dei consumatori, ha indotto l’organizzazione a deferire il caso all’Antitrust, richiamando l’attenzione su possibili irregolarità da parte della Rai nella vendita delle entrate per l’Ariston.

controversie nella vendita dei biglietti di sanremo

La polemica ha preso avvio dalle critiche relative a un presunto vantaggio garantito ai dipendenti della Rai. In base alle informazioni emerse, questi ultimi avrebbero avuto l’opportunità di acquistare biglietti in anteprima il 22 gennaio 2024, attraverso un portale interno dedicato, Rai Place. Tale possibilità avrebbe permesso l’acquisto di fino a due biglietti per ciascuno, con l’opzione di trasferimento a terzi, evocando scenari di ingiusto vantaggio e di potenziali ripercussioni negative sull’accessibilità da parte del vasto pubblico, che ha incontrato problemi tecnici al momento dell’apertura ufficiale delle vendite il giorno successivo.

L’attenzione del Codacons non si è limitata al rilevamento di tale presunta disparità, ma ha anche chiesto alla Rai maggiore trasparenza e dettagli relativi alle procedure di vendita, al fine di chiarire se questi biglietti siano stati successivamente oggetto di speculazioni o venduti a prezzi superiori.

l’intervento dell’antitrust

Nello sforzo di garantire la correttezza nella distribuzione dei biglietti, il Codacons ha richiesto l’intervento dell’Antitrust per verificare la legittimità delle azioni della Rai, valutando se l’ente ha agito contravvenendo ai principi di equità di mercato, danneggiando i diritti dei consumatori. Un ulteriore risvolto è stato apportato dalle valutazioni di Massimiliano Dona, il quale, nonostante abbia descritto la polemica come “surreale”, ha riconosciuto che la Rai non detiene il monopolio sulla vendita dei biglietti, che vengono comunque distribuiti anche ambigui come il comune e la regione. Inoltre, ha minimizzato l’incidenza delle quote riservate alla Rai, ritenute ininfluenti vista la limitata quantità e l’alto costo dei biglietti.

Nonostante ciò, il dibattito rimane acceso sulla rete, con opinioni divergenti che mettono in luce la complessità di una vicenda incastonata in uno degli eventi più emblematici della cultura musicale italiana, lambendo temi di equità, trasparenza e accesso alla cultura.

Scritto da wp_3563611
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