la vita artistica di iva zanicchi
Nata il 18 gennaio del 1940 a Vaglie di Ligonchio, Iva Zanicchi si è affacciata al mondo della musica concorrendo al Festival di Castrocaro nel 1963 con la canzone “6 ore”, accedendo alla finale nonostante una terribile laringite che la costrinse a rimanere sul gradino più basso del podio. La sua determinazione ha presto colpito i discografici di Ri-fi Records di Milano, portandola a una prolifica carriera.
Il brano “Come ti vorrei” segnò il suo primo grande exploit, mentre nel 1965 calca per la prima volta il palco dell’Ariston. I successi non tardarono ad arrivare, culminando con la vittoria al Festival di Sanremo nel 1967. Oltre a conquistare l’Europa partecipando all’Eurofestival a Madrid, Iva si è esibita all’Olympia di Parigi, consolidando la sua fama internazionale.
Le collaborazioni illustri con artisti del calibro di Zucchero, Mogol, Roberto Vecchioni, Lucio Battisti, Paolo Conte, Franco Califano e Cristiano Malgioglio testimoniano la varietà e la ricchezza del suo percorso artistico. Dall’ex-marito Antonio Anzoldi, a cui è stata legata dal 1967 al 1985 e con cui ha avuto una figlia Michela nel 1967, fino alla relazione a lungo termine iniziata nel 1986 con Fausto Pinna, la vita privata di Iva si è intrecciata profondamente con il panorama musicale italiano.
battaglia contro il cancro: la rivelazione di iva zanicchi
Il binomio artistico e affettivo tra Iva Zanicchi e Fausto Pinna trova attualmente una grande prova nella lotta contro il cancro che affligge quest’ultimo. Il produttore musicale sta affrontando una difficile battaglia contro un tumore ai polmoni, che impone a entrambi fasi di convivenza e sostegno reciproco. In una recente intervista rilasciata a Silvia Toffanin, Iva ha manifestato con emozione la situazione, dimostrando una forte speranza nel futuro.
Con una rara apertura sulla vicenda, Iva ha scherzato sulla loro condizione, pur mantenendo un livello di privacy sulle specifiche del tumore. La solidità della loro unione e la tenacia di Fausto, descritto come una “quercia”, testimoniano un ottimismo e una forza innegabili che la stessa Iva esalta con le parole: “Pippi è forte, è una quercia, sta bene e ce la farà”.