Il fascino inquietante delle storie che mescolano finzione e realtà affascina un pubblico sempre più vasto, e uno dei casi emblematici in questo ambito è rappresentato dalla storia di Annabelle, la bambola protagonista di alcuni celebri film di genere horror. La sua figura ha trascinato nelle sale una moltitudine di spettatori, ma non tutti sono a conoscenza del fatto che la bambola esiste realmente e che è avvolta da un alone di mistero e da rituali particolari legati alla sua conservazione.
la vera storia di annabelle
Nel panorama cinematografico dedicato all’horror, Annabelle si è guadagnata un posto di rilievo tra i personaggi più agghiaccianti. Successo dimostrato dal film “L’evocazione – The Conjuring”, uscito nel 2013 e centrato sulla presenza spettrale di questa bambola. È noto che non si tratta del primo caso in cui un giocattolo trasmette un senso di terrore: già nei tardi anni ’80, la saga di Chucky aveva esplorato un tema simile, seppur con un tono meno oscuro e a tratti umoristico.
Contrariamente al viso innocuo che si potrebbe aspettare da una bambola, Annabelle presenta un aspetto sinistro e implica conseguenze nefaste per i personaggi della pellicola. Al di là della finzione, Annabelle esiste realmente e viene custodita con grande attenzione per scongiurare qualsiasi rischio.
precauzioni necessarie per lo spostamento di annabelle
Originariamente, Annabelle fu donata nel 1971 a una studentessa di infermieristica che, dopo aver percepito comportamenti insoliti, consultò una medium e apprese che la bambola era posseduta dallo spirito di una donna. Successivamente, Annabelle fu affidata ai coniugi Warren, noti sensitivi, e collocata presso il loro museo dell’occulto.
Per quanto riguarda la gestione di Annabelle, i Warren hanno imposto un rigido protocollo per gli eventuali spostamenti della bambola. Le persone incaricate sono tenute a indossare guanti protettivi e a lavarsi dopo il maneggio con acqua santa. Inoltre, devono essere benedetti da un prete prima dell’operazione e svolgerla nel minor tempo possibile per evitare possibili manifestazioni dello spirito demone che la anima. Un’attenzione tale da rendere evidente il grado di pericolosità attribuito a questa inquietante bambola dall’aspetto ingannevolmente innocente.