Barbara D’Urso come ha incassato la frecciatina di Myrta Merlino? Punzecchiata in ogni modo

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Il panorama televisivo italiano è da sempre animato da espressioni caratteristiche, gesti iconici e piccole grandi rivalità tra i vari volti noti che popolano le trasmissioni. Un esempio recente si è materializzato in una presunta frecciatina lanciata durante una popolare trasmissione del pomeriggio. Vediamo di seguito l’episodio in questione e le reazioni che ha suscitato.

IL GESTO DI MYRTA MERLINO NELLA TRASMISSIONE POMERIGGIO CINQUE

Ieri, sulla scena di Pomeriggio Cinque, si è assistito a una mossa inaspettata da parte della giornalista Myrta Merlino, che ha portato in trasmissione una caffettiera per introdurre un servizio sul caffè. Tale gesto ha richiamato alla mente della platea il ricordo di Barbara D’Urso, la quale spesso iniziava il programma con una tazzina di caffè in mano, interagendo col pubblico e associando quel momento a un preludio di gossip e discussioni.

La presenza della caffettiera è stata percepita come un omaggio o una citazione del vecchio modus operandi di D’Urso, celebre per aver fatto della frase “prendiamo un caffeuccio” un vero e proprio rituale televisivo, spesso coniugato a sfumature di gossip o al lancio di una polemica.

REAZIONE DI BARBARA D’URSO E LA ‘D’URSIZZAZIONE’ DI MERLINO

D’Urso, che è stata sollevata dalla conduzione della trasmissione l’estate precedente – decisione attribuita a Pier Silvio Berlusconi con l’obiettivo di rinnovare lo stile del programma – ha dimostrato un’apparente indifferenza alla ‘frecciata’. La conduttrice si trovava a celebrare il compleanno del cantante Fabio Rovazzi, mostrando agli spettatori come a volte il silenzio possa risultare più efficace di qualsiasi parola, soprattutto in un ambiente come quello dei social media dove è stata più volte bersaglio di critiche.

L’accusa di una ‘d’ursizzazione’ di Myrta Merlino sembra trovare fondamento nel ricorso a un approccio televisivo sempre più incline all’intrattenimento leggero che ha caratterizzato la conduzione della D’Urso, nonostante le iniziali intenzioni di un focus più giornalistico.

La storia del piccolo schermo si tinge così di un nuovo episodio, dove il linguaggio non verbale e le scelte scenografiche raccontano molto più di quanto non facciano le parole stesse, delineando una continuità culturale che va oltre i singoli volti televisivi.

Scritto da Augusto Clerici
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