Paola Cortellesi, monologo sul sessismo nelle fiabe: l’attrice si batte per i diritti e l’inclusione

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Nella narrativa contemporanea emerge una crescente sensibilità verso tematiche sociali rilevanti, come la parità di genere e i diritti civili. L’attenzione si rivolge anche verso il mondo delle favole e dei classici dell’animazione, per anni veicolo di storie e valori senza tempo. La rinomata artista e regista italiana Paola Cortellesi recentemente ha portato sotto i riflettori una prospettiva critica nei confronti di questi racconti tradizionali, sollevando riflessioni sull’impatto del sessismo nascosto tra le pagine delle fiabe più amate.

discorsi contro il sessismo nelle fiabe

L’intelligenza e la sagacità di Paola Cortellesi hanno affrontato uno degli argomenti più sensibili e dibattuti: il sessismo nelle fiabe. La questione, che sta guadagnando rilevanza nel dibattito pubblico, affonda le radici in una tradizione narrativa datata ma ancora profondamente radicata nella cultura contemporanea.

riflessione sul linguaggio e discriminazione di genere

Non si tratta del primo contributo dell’attrice e attivista Paola Cortellesi alla discussione sui diritti di genere. Precedentemente, ha mescolato il proprio impegno con il mondo dell’arte, focalizzandosi sulla discriminazione fra uomo e donna che traspare anche dal linguaggio quotidiano, dove il femminile di certe parole porta con sé connotazioni negative, a differenza del corrispettivo maschile.

il film “C’è ancora domani” e le sue tematiche

L’impegno di Paola Cortellesi si manifesta anche attraverso la sua opera “C’è ancora domani”, suo esordio come regista, che ha affrontato con coraggio il delicato argomento della violenza contro le donne in un periodo storico dove la figura femminile era confinata a ruoli marginali e subordinati.

l’intervento alla luiss guido carli

In occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico alla Luiss Guido Carli, Paola Cortellesi ha tenuto un monologo significativo sull’influenza sessista dei grandi classici dell’animazione, come Biancaneve e altri, dove il ruolo del salvatore è invariabilmente attribuito a un uomo di spicco, l’iconico Principe Azzurro. Al centro della critica c’è la rappresentazione della donna, che nonostante sia la protagonista, spesso viene ridotta a un oggetto estetico in perenne attesa di soccorso.

la sfida dei nuovi diritti e dell’inclusione

I diritti, il merito e l’inclusione sono stati i cardini dell’intervento dell’artista, temi che nonostante trovino risonanza in contesti storici, risultano incredibilmente attuali. Si evidenzia un cambiamento di prospettiva: se un tempo i cartoni con principesse addormentate suscitavano poco più di divertimento, oggi si sollevano questioni sul consenso e sul rispetto della persona.

accoglienza e apprezzamento delle istituzioni

Le considerazioni di Paola Cortellesi non sono passate inosservate: Luigi Gubitosi, presidente della Luiss, ha espresso ammirazione per lei come ambasciatrice di valori fondamentali, tema fortemente sostenuto anche dal rettore Andrea Prencipe, che enfatizza l’importanza dell’educazione alla diversità all’interno dell’istituto accademico.

Scritto da Augusto Clerici
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